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Il Comune

Nuovi spazi verdi per i cittadini

24.09.2020

Giovedì 24 settembre è stato inaugurato il nuovo parco privato ad uso pubblico situato presso il complesso residenziale di Via Lepori a Massagno.

 

Dopo 3 anni e mezzo di cantiere - e 65 mio di investimento da parte di Swiss Life - sono giunti a conclusione i lavori di costruzione dei 167 appartamenti situati in Via Lepori ai n° civici 14-16-18 e degli spazi verdi circostanti, ca. 13'000 mq, di cui 10'000 mq ca. ad uso pubblico.

 

L’area verde pubblica, progettata dall’architetto-paesaggista Sophie Agata Ambroise di Officina del Paesaggio, include in particolare gran parte del parco, il frutteto, il parco giochi e 11 orti urbani che verranno dati in concessione agli interessati, con priorità ai cittadini di Massagno, tramite l’amministrazione dei condomini (Livit SA). A ognuno dei tre edifici che compongono il complesso edificatorio viene inoltre corrisposto un “Hortus conclusus”, giardino-nido che permette di godere della calma e dell’intimità di un chiostro, costruito con listelli di castagno intrecciati e filo di ferro zincato. Per salvaguardare il carattere di parco a tutto l’isolato, sono stati inoltre preservati diversi alberi a carattere monumentale presenti sul sito fin dall’inizio (un gruppo di faggi, un gruppo di cedri e un platano) e numerose piante ad alto fusto.

 

Un altro aspetto interessante è la percorribilità pedonale di tutta l’area: il terreno viene infatti attraversato da due percorsi pedonali uno da sud a nord e l’altro da est a ovest in modo da renderlo permeabile e da permettere al comparto di integrarsi in modo ottimale con la vasta rete di percorsi ciclabili e pedonali che collegheranno il quartiere con il nuovo progetto della Trincea ferroviaria. Tali percorsi permettono in particolare di collegare la zona delle 5 vie con la zona Povrò-cimitero-Cappella delle due Mani, come pure Via Guisan all’altezza del Centro diurno la Sosta con Via Dunant e il centro di Massagno. Rammentiamo a questo proposito che gli obiettivi progettuali - così come citati nella relazione iniziale dell’architetto Remo Leuzinger, che ha firmato il progetto - prevedevano infatti di “mantenere la continuità spaziale del parco, di inserire dei volumi che, pur avendo una dimensione di un certo rilievo, siano in grado di riprendere la scala del costruito esistente e di ribaltare la percezione dello spazio esterno che, da luogo inaccessibile, diventa luogo collettivo”, grazie allo sviluppo di una superficie verde ad uso pubblico molto estesa.

 

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